L’Obesità, che negli Stati Uniti colpisce il 42% della popolazione, rappresenta oggi una emergenza medica e sociale e spiana la via allo sviluppo del diabete (10% della popolazione) e all’aumento di mortalità ad esso correlato (tumori, infarti, Ictus, insufficienza renale).
Le modificazioni dello stile di vita sono efficaci, ma solo il 10% dei soggetti obesi riesce ad aderirvi.
Nuove strategie dietetiche come digiuno intermittente o circadiano attendono conferme.
La maggioranza dei vecchi farmaci per l’obesità sono stati ritirati dal commercio per effetti collaterali. Ad oggi
l’approccio più efficace per ottenere calo ponderale – significativo e sostenuto – è rappresentato dalla Chirurgia Bariatrica/Metabolica.
Ma qualcosa si sta muovendo sul versante più squisitamente medico.
I farmaci antidiabetici agonisti delle Incretine – Liraglutide prima, Semaglutide poi ed ora la TIRZEPATIDE – sono capaci non solo di migliorare il controllo del diabete, ma – anche al di fuori di questo contesto – di ottenere un CALO di PESO di OLTRE il 20% con RISULTATI che COMPETONO CON il BYPASS GASTRICO.
Com’era successo per l’ulcera duodenale e per l’infarto del miocardio, l’onda della terapia si sposta dall’area chirurgica a quella medica, spesso combinandole per arrivare alla migliore soluzione del problema.
Floriano Rosina